L’Olimpia ha giocato nove partite nei primi 20 giorni del mese di febbraio, di cui otto vinte, poi in un momento del calendario inusuale si trova a giocare la seconda gara in appena 12 giorni e curiosamente nella stessa città della prima, Atene. La soppressione della gara con l’Unics Kazan, con potenziali implicazioni di classifica, ha allungato la settimana, eliminato un doppio turno e riportato l’Olimpia in Grecia in una partita con tante connessioni tra le due squadre inclusa la presenza in campo di quattro ex, due per parte. Sarà anche la prima volta di Dinos Mitoglou contro il Panathinaikos: era assente nella partita di andata a Milano. La sospensione delle squadre russe ha stravolto la classifica alle spalle delle prime quattro, con balzi in avanti per Anadolu Efes e Bayern Monaco, passi indietro per Monaco, nuove aspirazioni di playoff per il Maccabi. In questo momento, esistono due classifiche, l’Olimpia è terza in ambedue. Resta il fatto che delle ultime sette gare, solo due sono in casa, Bayern e Monaco, cinque in trasferta. La prima è questa di Oaka. L’Olimpia, oltre che priva di Shavon Shields, non avrà Gigi Datome, bloccato da un’infiammazione al ginocchio sinistro che richiede alcuni giorni di terapie.
NOTE – Si gioca venerdì 4 marzo alle 20:00 ora italiana ad Oaka (diretta su Sky Sport Arena, Eleven Sports).
COACH ETTORE MESSINA – “Come tutte le gare in trasferta di EuroLeague sarà una gara difficile che presenterà delle insidie, in cui dovremo rimanere mentalmente dentro la gara e concentrati per tutti i 40 minuti. Il Panathinaikos ha un chiaro realizzatore principe in Nemanja Nedovic, ma anche tanto equilibrio grazie al movimento di palla e all’alternanza di difesa a uomo e difesa a zona. Noi vorremmo riprendereil nostro cammino in una stagione di EuroLeague molto complicata, quindi contiamo di giocare una buona partita”.
DINOS MITOGLOU – “Affrontiamo una squadra molto pericolosa, con giocatori di grande talento e una mentalità da squadra storicamente protagonista in Europa. Dovremo essere bravi a concentrarci sul nostro gioco e rimanere solidi e duri per 40 minuti. Per me personalmente, sarà un piacere rivedere tanti amici e giocare contro una squadra alla quale sarò sempre grato per quello che ha fatto per me e per i tanti bei ricordi che mi legano ai miei compagni e agli allenatori che ho avuto”.
IL PANATHINAIKOS – Daryl Macon jr, lo scorso anno all’AEK Atene, è uno dei realizzatori più potenti della competizione, playmaker da 13.3 punti di media (56.0% da due, 35.2% da tre) con 3.4 assist a partita. È un playmaker di 1.88 al debutto in EuroLeague, ma con esperienze anche nella NBA a Dallas e Miami. Nemanja Nedovic, assente nella gara di andata, segna 13.1 punti di media partendo dalla panchina, ha il 40.0% da tre, e distribuisce 2.9 assist per gara. È andato in doppia cifra in 10 delle ultime 11 gare e segnato 25 punti contro la Stella Rossa, 23 contro lo Zalgiris. Tra le guardie, il Panathinaikos ha aggiunto di recente il veterano Stefan Jovic (3.5 punti e 2.3 assist a partita) che però potrebbe essere assente per infortunio. Howard Sant-Roos è una guardia cubana da 7.2 punti per gara con il 52.3% da due. L’ala piccola titolare sarebbe Ioannis Papapetrou (10.9 punti e 3.1 rimbalzi di media), nazionale ellenico, ma ha subito una recente operazione al naso e dovrebbe essere inutilizzabile. Da ala forte, il titolare è Okaro White, veterano delle leghe europee (8.8 punti e 4.0 rimbalzi per gara). Il centro è Georgios Papagiannis, attualmente il miglior rimbalzista di EuroLeague (7.7). È anche uomo da 9.9 punti di media con il 65.5% dal campo. La rotazione dei lunghi è completata da Leonidas Kaselakis, 3.4 di media, e da Jeremy Evans (5.8 punti e 3.5 rimbalzi di media).
I PRECEDENTI VS. PANATHINAIKOS – L’Olimpia ha affrontato il Panathinaikos 23 volte nella sua storia. Il record è 8-15 (9-14 se consideriamo solo l’EuroLeague odierna). Ad Atene, l’Olimpia ha vinto tre volte: nelle Top 16 di EuroLeague del 2011/12 con il punteggio di 67-58, nel 2018/19 86-83 con 20 punti e otto rimbalzi di Arturas Gudaitis,e nel 2019/20, 79-78 con 18 punti di Vlado Micov, 17 di Luis Scola e 15 di Michael Roll. A Milano il record è 5-7. Ad Atene il totale è 8-3 in favore del Panathinaikos. Nella stagione 1997/98 le due squadre si affrontarono nella semifinale di Coppa Europa. Il Panathinaikos vinse la gara di andata 77-58 ma al ritorno, al Forum, l’Olimpia allenata da Franco Casalini si prese la rivincita con un memorabile 86-61 che la qualificò per la finale in cui tuttavia perse contro lo Zalgiris Kaunas.
LA PANATHINAIKOS CONNECTION – Nemanja Nedovic ha giocato due anni a Milano vincendo una Supercoppa. In tutto ha giocato in EuroLeague 32 partite segnando 307 punti. Jeremy Evans ha giocato all’Olimpia la parte conclusiva della scorsa stagione (11 presenze, 31 punti) raggiungendo le Final Four di EuroLeague. Nell’Olimpia c’è Ben Bentil che ha disputato due stagioni al Panathinaikos vincendo due volte il titolo greco. Bentil ha giocato 54 partite di EuroLeague, segnando 258 punti. Dinos Mitoglou ha giocato quattro anni nel Panathinaikos, 93 partite di EuroLeague, 597 punti, 370 rimbalzi catturati. Howard St.Roos ha giocato al CSKA Mosca insieme a Kyle Hines.
ROAD WARRIORS – L’Olimpia ha vinto cinque gare in trasferta consecutive, record di club in EuroLeague, prima di perdere con l’Olympiacos. La sequenza è cominciata a Montecarlo ed è proseguita a Barcellona, Mosca, Belgrado e Kaunas. In tutto i successi esterni sono sette. Il record di club è 10, lo scorso anno.
GAME NOTES –Nicolò Melli, 25 gare su 25 in quintetto, in doppia cifra nei rimbalzi nelle ultime due gare, è il terzo rimbalzista difensivo di EuroLeague con 4.7 di media, sesto assoluto con 6.2. Kaleb Tarczewski è a meno sette canestri da quota 300 e a meno cinque rimbalzi da quota 600, tutto sia in maglia Olimpia che in assoluto. Kyle Hines è a otto rimbalzi dai 1.600 in carriera. E’ anche a 42 punti di distanza dai 3.000 in carriera.
La Stella Azzurra Basketball Academy è lieta di annunciare di aver raggiunto un accordo con Alberto Chiumenti, nato a Schio il primo luglio 1987, 204cm di statura, centro, prima partite della stagione a Rieti.
“Sono molto felice e contento di intraprendere questa nuova sfida intrigante. Arrivo al club nerostellato con grande entusiasmo e motivazione dopo un momento non semplice. Mi sento pronto ad aiutare al raggiungimento dell’obbiettivo della salvezza.”.
LA CARRIERA:
Chiumenti si forma nelle giovanili della Fortitudo Bologna, dove peraltro fa il suo esordio nel basket maggiore nella stagione 2005/’06. Tra le sue esperienze, oltre Forlì e Vigevano, va ricordata quella di Latina (‘08/’09) e, soprattutto, quella di Casalpusterlengo, dove arriva nel 2010 per restarci fino al 2016: 160 presenze, quasi duemila punti realizzati tra Dna e Lega2. Poi è il momento di voltare pagina e Chiumenti diventa il punto di riferimento di Ravenna: quattro stagioni in A2, intervallate dall’esperienza di Cento, fino ad ottenere la fascia di capitano. Lo scorso anno ha chiuso con 5,4 di media nella realizzazione e 4,6 ai rimbalzi. Prima metà della stagione corrente la gioca in Serie B alla Reale Sebastiani Rieti, prima dell’approdo a Roma con la maglia nerostellata.
Comunicato e dichiarazioni a cura di Ufficio Stampa Stella Azzurra Roma.
Virtus Pallacanestro Bologna S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2024 con Daniel Lorenzo Hackett.
Le dichiarazioni del CEO di Virtus Segafredo Bologna, Luca Baraldi: “Ringrazio il nostro Presidente Massimo Zanetti per l’ennesima dimostrazione di disponibilità e generosità, che ha consentito alla nostra Società di acquisire le prestazioni sportive di Daniel Hackett. Quest’ultimo arrivo, dopo una complessa e difficile trattativa condotta ancora una volta con grande pazienza e abile maestria dal nostro DG Paolo Ronci, arricchisce il nutrito elenco di giocatori che rappresentano la migliore espressione del basket italiano sia in campo nazionale che internazionale. Sono sicuro che Daniel possa aggiungere quello spunto in più di carattere, necessario ad una squadra che è stata costruita per raggiungere importanti obiettivi sportivi.”
Play-guardia di 196cm, Hackett nasce a Forlimpopoli il 19 dicembre 1987.
Cresce nelle giovanili di Pesaro, città dove ha vissuto per lungo tempo prima di volare dall’altra parte dell’oceano, alla High School di St. John Bosco di Bellflower. Poi l’University of Southern California dove gioca con la maglia dei Trojans.
Nel 2009 la sua prima stagione da professionista, dopo aver fatto ritorno in Italia, con la maglia della Benetton Treviso. Nella stagione successiva il passaggio a Pesaro, dove rimane per due campionati consecutivi. Nel luglio 2012 la firma con Siena con cui vince lo scudetto e riceve il premio MVP delle finali; nello stesso anno anche MVP della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana vinte dalla squadra toscana. Nella stagione 2013/2014 dopo i primi mesi a Siena, il passaggio all’Olimpia Milano dove vince ancora uno scudetto. Nell’estate 2015 lascia l’Italia per approdare all’Olympiacos dove con i biancorossi del Pireo vince uno campionato. Dopo due stagioni nella squadra greca passa al Bamberg, prima di trasferirsi al CSKA Mosca: con la squadra russa raggiunge due volte la vittoria del campionato, con il premio MVP nella stagione 2020-2021, una volta la Supercoppa di Russia e un Eurolega in finale con l’Efes nella stagione 2018-2019.
Daniel Hackett conta anche 114 presenze con la Nazionale italiana.
Virtus Segafredo Bologna dà il benvenuto ufficiale a Daniel Hackett nella grande famiglia bianconera.
Foto e comunicato a cura di: Ufficio Stampa Virtus Segafredo Bologna
Dopo una buona prima parte di stagione, Alessandro Lever ha quasi completato il recupero dall’infortunio al ginocchio rimediato nella trasferta di Cremona. Come raccontato a Lorenzo Gatto su “Il Piccolo”, il recente passato non è stato semplice: “È stato un periodo particolare nel corso del quale ho dovuto un po’ stravolgere la mia quotidianità e cambiare le abitudini. Da un punto di vista dell’impegno fisico, tra lavoro in palestra, piscina e sala pesi, non mi sono mai risparmiato ma, certo, mi è mancata la possibilità di allenarmi con i compagni e di contribuire ai risultati della squadra. Non è stato semplice gestire queste settimane, gli stimoli sono arrivati da uno staff che mi ha seguito e sostenuto dandomi ogni giorno la spinta per recuperare nei tempi previsti. Siamo arrivati al dunque, credo che la trasferta a Milano contro l’Armani o al più tardi il match casalingo contro la Fortitudo Bologna dovrebbero segnare la data del mio rientro”.
Lever ha anche del rammarico, visti gli appuntamenti saltati tra club e Nazionali: “Ammetto che un po’ di rammarico c’è, perchè poter vestire la maglia dell’Italia è un obiettivo che credo abbia qualunque giocatore del nostro campionato. È andata così, non ho sentito coach Sacchetti in questo periodo però, subito dopo l’infortunio, mi avevano chiamato i medici della Nazionale per informarsi della situazione. Rammarico per l’azzurro e, naturalmente, anche per l’Allianz perchè dopo aver guadagnato sul campo la qualificazione per la Coppa Italia mi sarebbe piaciuto poter essere presente e partecipare alle Final Eight di Pesaro. È andata così, pensiamo al futuro”.
Infine, un’analisi sulla seconda metà della stagione che aspetta la sua Allianz: “Sarà una seconda parte di stagione molto dura, in un torneo davvero equilibrato che in questo momento non ci permette di abbassare la guardia. Due vittorie sono il margine di vantaggio che in questo momento abbiamo rispetto alle squadre fuori dalla zona playoff, per mantenerci a questi livelli dovremo mantenere il passo della prima parte di stagione. Personalmente sono contento di poter rientrare e, pur consapevole di aver bisogno di tempo per tornare al massimo, spero di riuscire a portare il mio contributo come ho fatto nel corso del girone di andata”.
Comunicato a cura di: Sito Ufficiale Lega Basket Serie A
Coach Bucchi presenta la sfida contro Trento, la prima di un ciclo terribile lungo una settimana, l’Aquila, Trieste in trasferta e Tortona in casa, il trittico che indirizzerà la corsa del Banco ai playoff. Una partita in un mese, adesso tre nel giro di sette giorni, bisogna farsi trovare pronti.
“Sappiamo che è una partita complicata, Trento è squadra molto fisica, che ha esperienza e talento, noi siamo consapevoli della settimana di lavoro che abbiamo svolto, stiamo abbastanza bene e abbiamo cercato di ritrovare quell’intensità e quella condizione che ci è mancata giocando praticamente una partita in un mese”.
Sulla condizione fisica: “Abbiamo cercato di caricare in questa settimana, visto che la prossima avremo tre partite consecutive e non avremo molto tempo per allenarci, è fondamentale per noi essere compatti e avere intensità nelle cose che facciamo, ritrovando quella brillantezza vista con Brindisi”.
Sui tanti impegni della prossima settimana: “È indubbio che ci siamo presentati a Pesaro in condizioni precarie e il Covid purtroppo è una brutta bestia per tutti, il fatto di giocare tre partite in una settimana da questo punto di vista è un bel banco di prova, sono match importanti anche in chiave classifica ed eventuali differenze canestri”.
“Abbiamo una grande voglia di giocare dopo così tanto tempo, è normale, lavoriamo per questo, non sarà facile soprattutto dal punto di vista dell’approccio”.
Sull’ avversario Flaccadori: “Giocare all’estero ti permette di acquisire personalità, se non riesci rimanere al massimo rimani ai margini, lui è cresciuto tantissimo e l’ho apprezzato anche in Nazionale, sta facendo un campionato eccellente”.
Sul rinnovo: “Il rinnovo è qualcosa che non mi aspettavo, sono davvero contento e ringrazio la società, sono entusiasta di questo progetto e mi sento ancora più responsabilizzato, guidare la squadra e nel rappresentare un popolo, quello sardo, che vive tutto con grande passione e cuore”.
“È stato bellissimo arrivare allo Store l’altro giorno e vedere come la Fondazione avesse messo in piedi la raccolta per l’Ucraina, davvero qualcosa di eccezionale e non è la prima volta, complimenti veramente. Per fortuna i nostri giocatori sono sereni e hanno le famiglie al sicuro, ma siamo consci di quello che capita intorno a noi, hai la morte nel cuore vedendo certe cose”.
Comunicato a cura di: Ufficio Stampa Dinamo Banco Di Sardegna Sassari