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Niente da fare per la Virtus Bologna, sconfitta in casa contro l'Hapoel Tel Aviv. Primo ko interno in questa stagione di EuroLeague per le VNere, che avanti praticamente per 30 minuti, sono andate sotto in volata con gli israeliani che hanno trovato grande difesa e soprattutto canestri importanti. Notte da incubo per Carsen Edwards, che si ferma a 2 punti con 1/11 dal campo. Non basta un super Matt Morgan da 21 punti, così come gli 11 punti a testa di Alston e Diouf. La Virtus chiude 11/29 da tre contro l'8/23 degli avversari, che nella ripresa si aggiustano anche a rimbalzo e in difesa, costringendo la Virtus a 18 palle perse nell'arco dei 40 minuti. Le pagelle:
PAGELLE VIRTUS VS HAPOEL
Vildoza, voto 6.5 - Chiude con 8 punti e 10 assist in 26', in controllo ma nel finale va in difficoltà anche lui.
Edwards, voto 4 - Senza girarci intorno: mancano i suoi punti. 2 punti, 1/11 dal campo, -2 di valutazione.
Pajola, voto 5.5 - Solita difesa, aiuta a rimbalzo con 6 difensivi, aggiunge 2 assist ma zero punti in 16'.
Niang, voto 6 - Un grande primo tempo, nel secondo non riesce a ripetersi: 4 punti, 4 assist, 3 rimbalzi in 17'. E 3 perse.
Smailagic, voto 5 - Non è nel suo momento migliore, chiude con 5 punti, 2/6 dal campo, 1 rimbalzo in 12'.
Alston, voto 6.5 - 11 punti, tutti nel primo tempo. Come per Niang non riesce a impattare nel secondo tempo nel quale resta a secco.
Hackett, voto 6 - 3 punti, 1 rimbalzo, 1 assist in 11 minuti di grande presenza difensiva.
Morgan, voto 7 - Il migliore dei suoi: impatta alla grande dalla panchina, 21 punti in 21', 4/8 dall'arco.
Jallow, voto 5 - Apre il secondo tempo con l'unico canestro della sua partita: 3 punti in 17', 1 rimbalzo, -1 di valutazione.
Diouf, voto 7 - Lotta sotto canestro, produce 11 punti con 8 rimbalzi, 6 offensivi, 3 assist. Contro questi avversari difficile chiedergli di più.
Diarra, voto 6.5 - 6 punti, 1 rimbalzo, 1 assist in 11. Ottimo impatto nella partita, si vede poco nella ripresa e dopo un fallo in attacco molto rivedibile finisce di fatto la sua gara.
Akele NE
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Nella saga di novità che quotidianamente o quasi ci riserva la vita della Trapani Shark, due elementi extra-sportivi hanno tenuto banco negli ultimi giorni. Il primo vede la tifoseria divisa tra coloro che vanno ad incitare la squadra alla partenza per la trasferta di Treviso, da coloro che espongono lo striscione che invita Valerio Antonini a vendere ed andarsene da Trapani. E questo vale ancora di più per il calcio, dove addirittura si sarebbero quasi azzerate le presenze allo stadio. Il secondo elemento vede proprio Antonini, dopo i risultati utili delle due formazioni nella giornata di domenica 7 dicembre, invitare il sindaco Tranchida a risolvere la questione adoperandosi per trovare nuovi proprietari per le due società sportive e contribuendo a provvedere alle incombenze economiche che verrebbero così sollevate dalle finanze del patron "caduto in disgrazia". Ma un sindaco ha questo potere?
Trapani può permettersi Antonini, e Antonini può permettersi Trapani?
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Nella saga di novità che quotidianamente o quasi ci riserva la vita della Trapani Shark, due elementi extra-sportivi hanno tenuto banco negli ultimi giorni. Il primo vede la tifoseria divisa tra coloro che vanno ad incitare la squadra alla partenza per la trasferta di Treviso, da coloro che espongono lo striscione che invita Valerio Antonini a vendere ed andarsene da Trapani. E questo vale ancora di più per il calcio, dove addirittura si sarebbero quasi azzerate le presenze allo stadio. Il secondo elemento vede proprio Antonini, dopo i risultati utili delle due formazioni nella giornata di domenica 7 dicembre, invitare il sindaco Tranchida a risolvere la questione adoperandosi per trovare nuovi proprietari per le due società sportive e contribuendo a provvedere alle incombenze economiche che verrebbero così sollevate dalle finanze del patron "caduto in disgrazia". Ma un sindaco ha questo potere?
In Italia il sindaco non ha un potere diretto sulla gestione di una squadra di calcio, ma può intervenire come figura istituzionale e politica per tutelare la comunità, i tifosi e l’uso degli impianti sportivi comunali. Per esteso, stante il fatto che la Trapani Shark è una società professionistica, si può applicare lo stesso concetto alla pallacanestro. L’intervento si configura soprattutto come mediazione, supporto logistico e pressione politica, perchè motivato come garanzia della coesione sociale, nel tentativo di ridurre conflitti e mantenere l’ordine pubblico. Il sindaco tuttavia non può interferire direttamente nella gestione economica o tecnica della società, che resta privata. Fortunatamente il lunedì dell'Immacolata ci regala una giornata di riflessioni, e l'invito di Antonini parte da martedì. E invece no, in quanto nel pomeriggio sindaco e presidente tornano a beccarsi sull'argomento (link).
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Battere Olympiacos e Panathinaikos in casa e farlo dopo che Ergin Ataman ha detto di avere una squadra da Final Four è un segnale importante che l'Olimpia Milano manda a tutta l'EuroLeague. La notte magica al Forum porta con sé certezze sempre più certe: Armoni Brooks è ormai una delle guardie più forti della competizione, e lo ha dimostrato un'altra volta ieri nella sfida stravinta contro Kendrick Nunn. I suoi numeri parlano chiaro: nelle ultime 6 partite i suoi dicono 18.6 punti di media con un clamoroso 25/49 da tre punti e alcuni momenti di onnipotenza, inarrestabili, come il secondo quarto di ieri. Si poteva usare così già lo scorso anno, senza dover arrivare a fine stagione. Un'altra certezza è quella dal nome Quinn Ellis: al 12 dicembre possiamo dirlo, è lui il vero colpo di mercato estivo dell'Olimpia Milano. Un classe 2003 che ha un unico difetto (e che difetto!) di rinunciare a qualche tiro di troppo. "La sua stagione? Non diciamolo troppo forte, ma sta facendo qualcosa di incredibile", dice coach Peppe Poeta. 35 minuti di campo anche ieri, 8 punti, 8 assist, ma anche efficienza difensiva e giocate di grande QI cestistico.
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© foto di Ciamillo
Battere Olympiacos e Panathinaikos in casa e farlo dopo che Ergin Ataman ha detto di avere una squadra da Final Four è un segnale importante che l'Olimpia Milano manda a tutta l'EuroLeague. La notte magica al Forum porta con sé certezze sempre più certe: Armoni Brooks è ormai una delle guardie più forti della competizione, e lo ha dimostrato un'altra volta ieri nella sfida stravinta contro Kendrick Nunn. I suoi numeri parlano chiaro: nelle ultime 6 partite i suoi dicono 18.6 punti di media con un clamoroso 25/49 da tre punti e alcuni momenti di onnipotenza, inarrestabili, come il secondo quarto di ieri. Si poteva usare così già lo scorso anno, senza dover arrivare a fine stagione. Un'altra certezza è quella dal nome Quinn Ellis: al 12 dicembre possiamo dirlo, è lui il vero colpo di mercato estivo dell'Olimpia Milano. Un classe 2003 che ha un unico difetto (e che difetto!) di rinunciare a qualche tiro di troppo. "La sua stagione? Non diciamolo troppo forte, ma sta facendo qualcosa di incredibile", dice coach Peppe Poeta. 35 minuti di campo anche ieri, 8 punti, 8 assist, ma anche efficienza difensiva e giocate di grande QI cestistico.
IN RIPRESA
La prestazione di Marko Guduric è stata sicuramente un ottimo segnale di ripresa di un giocatore che nei primi mesi a Milano ha avuto tante difficoltà. Ogni tanto commette errori ancora incomprensibili, quasi di svogliatezza, un esempio sono un paio di palle perse di ieri, soprattutto quella in volata. Ma si mette al servizio della squadra, è in controllo e chiude con 77 punti e 6 assist. In crescita c'è anche Josh Nebo, che nel secondo tempo fa vedere al Forum cosa si è perso l'anno scorso, e quanto possa essere dominante nella giusta condizione fisica. Lo stesso vale per Zach LeDay, trascinatore come lo è stato gran parte del 2024/25.
| FOCUS |
Olimpia Milano, il commento. Rotazioni corte e fiducia. E Brooks è tra le migliori guardie
12.12.2025 20:42 di Iacopo De Santis Twitter: @IacopoDeSantis vedi letture
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Battere Olympiacos e Panathinaikos in casa e farlo dopo che Ergin Ataman ha detto di avere una squadra da Final Four è un segnale importante che l'Olimpia Milano manda a tutta l'EuroLeague. La notte magica al Forum porta con sé certezze sempre più certe: Armoni Brooks è ormai una delle guardie più forti della competizione, e lo ha dimostrato un'altra volta ieri nella sfida stravinta contro Kendrick Nunn. I suoi numeri parlano chiaro: nelle ultime 6 partite i suoi dicono 18.6 punti di media con un clamoroso 25/49 da tre punti e alcuni momenti di onnipotenza, inarrestabili, come il secondo quarto di ieri. Si poteva usare così già lo scorso anno, senza dover arrivare a fine stagione. Un'altra certezza è quella dal nome Quinn Ellis: al 12 dicembre possiamo dirlo, è lui il vero colpo di mercato estivo dell'Olimpia Milano. Un classe 2003 che ha un unico difetto (e che difetto!) di rinunciare a qualche tiro di troppo. "La sua stagione? Non diciamolo troppo forte, ma sta facendo qualcosa di incredibile", dice coach Peppe Poeta. 35 minuti di campo anche ieri, 8 punti, 8 assist, ma anche efficienza difensiva e giocate di grande QI cestistico.
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IN RIPRESA
La prestazione di Marko Guduric è stata sicuramente un ottimo segnale di ripresa di un giocatore che nei primi mesi a Milano ha avuto tante difficoltà. Ogni tanto commette errori ancora incomprensibili, quasi di svogliatezza, un esempio sono un paio di palle perse di ieri, soprattutto quella in volata. Ma si mette al servizio della squadra, è in controllo e chiude con 77 punti e 6 assist. In crescita c'è anche Josh Nebo, che nel secondo tempo fa vedere al Forum cosa si è perso l'anno scorso, e quanto possa essere dominante nella giusta condizione fisica. Lo stesso vale per Zach LeDay, trascinatore come lo è stato gran parte del 2024/25.
COME CAMBIA MILANO CON POETA
Tranquillità, seconde chance, fiducia. Concetti semplici per l'Olimpia di Peppe Poeta, con una squadra in fiducia che sa di poter sbagliare forse più di quanto potesse prima. Un po' per la filosofia di Poeta, già vista a Brescia, un po' perché l'emergenza infortuni non permetterebbe comunque di fare cambi. E come accaduto anche nell'era Messina, quando la squadra si accorcia l'effetto è doppio: da una parte le energie si perdono, dall'altra chi è in campo può sapere di stare più tranquillo. Sarà interessante vedere cosa sarà questa Milano a roster completo, e soprattutto se il coach biancorosso deciderà di utilizzare tutti i giocatori del suo organico - se e quando torneranno tutti disponibili - oppure sceglierà di accorciarla. Un'ultima nota va per Shavon Shields: la sensazione - che dovrà essere verificata nelle prossime gare - è che l'Olimpia non dipenda più dai singoli, e che i singoli non si sentano da soli. Il danese di Kansas City è la dimostrazione: non sta forzando più come in tante occasione. Anche questo vuol dire tanto.
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Luca Vildoza potrebbe essere tenuto a riposo stasera per il posticipo della Virtus Bologna che affronta la Bertram Derthona. L'argentino è stato decisivo nella partita di EuroLeague contro il Dubai Basketball con due triple e il recupero nel finale, tuttavia si era fermato precedentemente per un problema alla caviglia. Aveva stretto i denti in quei momenti, ma tutto fa pensare che Dusko Ivanovic possa concedergli il turnover stasera. Se confermato, cabina di regia affidata a Alessandro Pajola e Daniel Hackett, ma potenzialmente anche a Brandon Taylor, rientrato tra i convocabili. Attesa quindi per la lista dei 12 del coach montenegrino.
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Coach Neven Spahija soddisfatto in sala stampa dopo la vittoria di Venezia su Cantù. "Abbiamo ottenuto una vittoria importantissima contro una Cantù che ha giocato probabilmente una delle migliori partite in stagione. Stasera (ieri ndr) si sono viste due squadre: una che gioca bene, che corre con "pace" e ha tantissimi punti nelle mani; un'altra che, non potendosi allenare, fatica. La verità è che la sosta ha distrutto la squadra: prima della pausa avevamo tutto in difesa e in attacco ma senza allenamento non si può chiedere di giocare ad alto livello" l'affondo di coach Spahija che poi chiarisce il concetto riferendosi ai convocati mai utilizzati. "Non mi permetto di intervenire sulle scelte della mia società ma, se dipendesse da me, non lascerei in nazionale quei giocatori che non vengono utilizzati e restano in tribuna. Non ha senso restare in nazionale se non si gioca, lo avrebbe invece rientrare nel club e lavorare assieme", riferendosi nel caso specifico a Candi e Nikolic che, convocati da Italia e Serbia, non sono mai stati utilizzati. "Cinque giocatori fuori squadra per tanti giorni e uno negli Stati Uniti per un problema privato si sono rispecchiati sul gioco. Però la reazione c'è stata (riferendosi al brusco stop rimediato in Eurocup contro l'Hapoel Gerusalemme ndr) e non avevo dubbi a riguardo, perché questa squadra ha sempre dimostrato di sapersi risollevare".
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